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sabato, 27 Settembre 2008

Resoconto consiglio comunale del 22 settembre 2008

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1 COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E DEL SINDACO_
   
2 COMUNICAZIONI DI ISTANZE E PETIZIONI ED EVENTUALI PRONUNCE SU DI ESSE_
E' stato comunicato al Consiglio che sono pervenute due nuove petizioni. La prima richiede che a Mussetta sia creata un'area verde recintata in cui si possano portare i cani a correre liberamente senza recare disturbo o costituire pericolo per le persone. La seconda invece, sottoscritta da molti cittadini, protesta per la prevista collocazione di un'antenna per la telefonia mobile che dovrebbe sorgere nel parco di via Perugia, quindi a ridosso di abitazioni e scuole ed in un impianto anche sportivo molto frequentato. E' già la terza petizione presentata su questo argomento, dai residenti di diverse zone cittadine. Evidentemente c'è molta preoccupazione tra i sandonatesi per la possibile nocività di questi impianti che emettono un considerevole campo elettromagnetico. Anche il nostro Consigliere Renato Boatto, che da medico ha tutte le competenze per parlare con cognizione del problema, ha presentato fin dal giugno scorso un'interrogazione cui l'Assessora Silvestri non ha ancora dato risposta. La Giunta ha già approvato il nuovo Piano della telefonia mobile e tra non molto dovrebbe arrivare all'attenzione del Consiglio. Il gruppo del PD segue con la massima attenzione la questione e si prepara a discuterla approfonditamente ed ampiamente.
3 PRESENTAZIONE DI INTERROGAZIONI_
 
4 RISPOSTA ALLE INTERROGAZIONI_
 
5 RATIFICA DELIBERAZIONE DI GM N. 265 DEL 24.7.08 ALL OGGETTO: "VARIAZIONE DI BILANCIO 2008"
Non favorevoli Allo scadere dei 60 giorni previsti per legge la Giunta sottomette a ratifica del Consiglio una corposa variazione di bilancio approvata nel luglio scorso. E' una manovra piuttosto tecnica, ma come è d'uso, la minoranza evita di condividere ogni manovra di un bilancio che non ha approvato e non gestisce.
6 PIANO URBANISTICO ATTUATIVO (PIANO DI RECUPERO) IN AREA DI DEGRADO – VIA PASSARELLA – DITTA F.LLI BUZZIOL. PRESA D ATTO DELL ASSENZA DI OSSERVAZIONI E OPPOSIZIONI ED APPROVAZIONE.
Astenuti Su questa delibera, come sulla successiva abbiamo sollevato la questione della monetizzazione degli standard. Gli standard (verde pubblico, parcheggi) sono le opere che i realizzatori di un intervento edilizio devono realizzare a vantaggio della comunità per poter costruire. Le norme consentono però di evitarne la realizzazione versando al Comune un corrispettivo in denaro, che verrà accantonato e vincolato per realizzare successivamente altre aree verdi o parcheggi. L'Amministrazione sostiene che si tratta, in questo caso, di creare pochi parcheggi, ed un'area verde piccola e relativamente isolata che avrebbe costi di manutenzione sproporzionati rispetto al beneficio. Riguardo al verde c'è del vero: tante piccole aree verdi possono portare conseguenze del genere. Ma abbiamo suggerito che si provi ad adoperare la formula inserita nel nuovo Regolamento del Verde Pubblico -approvato anche col nostro voto- che permette di affidare ai cittadini stessi la manutenzione. E' chiaro invece che usando la monetizzazione gli equilibri urbanistici rischiano di venire modificati di molto, specialmente se si ricorre spesso a questa manovra, come questa amministrazione ha fatto più volte di seguito tra l'altr'anno e oggi. Succede che intanto qui e ora si costruiscono case, senza verde e senza parcheggi; che si realizzeranno poi : ma quando e dove? Non avendo avuto risposte rassicuranti su questo, non abbiamo votato a favore della delibera.
7 PIANO DI RECUPERO IN AREA DI DEGRADO – VIA DELLA FERRIERA – DITTA "GRANZOTTO & TASCHIN COSTRUZIONI S.R.L". PRESA D ATTO DELL ASSENZA DI OSSERVAZIONI E OPPOSIZIONI ED APPROVAZIONE.
Astenuti Su questa delibera, come sulla precedente (v.) abbiamo sollevato la questione della monetizzazione degli standard. Siccome sembra sia prossima la definizione del nuovo Piano del Traffico Urbano ed è prevedibile che questo dovrebbe implicare la costruzione di molti nuovi parcheggi, abbiamo anche suggerito che si adottasse un impegno a destinare proprio a questo scopo i fondi accantonati provenienti dalla monetizzazione. La nostra proposta è stata accolta dal silenzio di una maggioranza che evidentemente aveva già deciso come votare ed era invece impreparata ad affrontare soluzioni più lungimiranti. Non avendo avuto risposte rassicuranti su questo, non abbiamo votato a favore della delibera.
8 PIANO URBANISTICO ATTUATIVO – CENTRO AZIENDALE VIA LUNGO PIAVE INFERIORE. PRESA D ATTO DELL ASSENZA DI OSSERVAZIONI E OPPOSIZIONI ED APPROVAZIONE.
Favorevoli Si tratta di un intervento sull'area a ridosso del nuovo ponte che recupera il volume di fabbricati aziendali ormai in disuso e difficilmente ripristinabili all'uso agricolo, visto dove son venuti a trovarsi con la nuova viabilità. Si propone di realizzare una struttura ricettiva destinata in particolare ad attività sportive. In questo caso -a differenza dei precedenti- un'area a verde di discrete dimensioni viene ceduta al Comune ed adibita ad uso pubblico e la sua manutenzione viene assunta appunto dai proprietari dell'intervento. Si tratta inoltre di “risarcire” anche in un certo senso dei cittadini che con la realizzazione del nuovo ponte hanno pagato un prezzo considerevole vedendo completamente trasformato il proprio mondo. Per queste motivazioni, abbiamo approvato la deliberazione.
9 INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE NON METANIZZATE AI FINI DELLA RIDUZIONE DEL COSTO DEL GASOLIO E DEL GPL USATI COME COMBUSTIBILI PER IL RISCALDAMENTO
Favorevoli Questo provvedimento, completamente tecnico ed oggettivo, deve essere adottato a norma di legge ogni anno. Registra e certifica sulla mappa del territorio comunale le zone servite dalla rete del metano. In tal modo, i residenti nelle zone prive di servizio possono godere delle riduzioni fiscali previste sull'acquisto del carburante per riscaldamento.
10 MODIFICHE AL CONTRATTO DI SERVIZIO REP. 445 DEL 30/06/2004 PER L AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE INTEGRATA DEL SERVIZIO DI IGIENE AMBIENTALE E DELLA T.I.A. ALL AZIENDA SERVIZI INTEGRATI S.P.A.
Favorevoli Si tratta di una delibera delicata e ricca di implicazioni. Il nostro Comune, nel 2004, ha affidato il servizio di raccolta dei rifiuti in gestione all'ASI -una società per azioni i cui azionisti sono gli stessi enti locali- con un contratto che scadrà soltanto nel 2014. Ma nel 2006 la normativa sulla gestione dei servizi è cambiata e questo tipo di affidamento non sarà più possibile in futuro. La legge prevede che la raccolta di tutti rifiuti dei comuni di quest'area venga affidata nelle mani di un unico ente, l'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (AATO), per realizzare economie di gestione e maggiore uniformità del servizio; esso dovrà indire una gara d'appalto a livello europeo per individuare la ditta che se ne aggiudicherà l'effettiva raccolta. L'AATO di Venezia (AATO Venezia Ambiente) è già stato costituito e ne sono soci la Provincia e tutti i Comuni della provincia. Esso però non è ancora in grado di assumere l'incarico di gestione. La legge consente che nel frattempo si continui con la gestione precedente, ma a patto che si rispettino alcuni requisiti. Nel marzo scorso l'AATO Venezia Ambiente ha invitato tutti i Comuni ad adeguarsi alle nuove norme. Tra tutti solo quelli serviti da ASI -tra cui il nostro- non si erano ancora adeguati. I perché di questo ritardo stanno nel modo superficiale e presuntuoso insieme in cui il Sindaco e la Giunta precedente hanno sempre affrontato il nodo della gestione rifiuti, provocando una serie di scontri prima con Noventa, poi con la Provincia ed altri Comuni fino ad arrivare al pesante isolamento in cui San Donà si è venuta a trovare come abbiamo letto di recente su tutti i giornali. In giugno l'assemblea di AATO Venezia Ambiente, incluso l'Ass. Silvestri a nome di San Donà, ha imposto gli adeguamenti necessari. Non approvarli significava naturalmente mettere a rischio il servizio e rischiare anche pesanti conseguenze per il rispetto o la rottura del contratto ancora vigente. Ci siamo perciò dichiarati perfettamente disponibili a votare il provvedimento, di cui abbiamo attentamente verificato l'efficacia. Nel contempo però, visto anche le polemiche e gli scontri, il susseguirsi di anticipazioni e smentite che hanno riempito i giornali locali negli ultimi tempi a proposito della possibilità che S.Donà lasci ASI ed entri in un altra azienda del settore, abbiamo chiesto che venisse chiarito ufficialmente nella sede più autorevole, in Consiglio, quali intenzioni abbia l'Amministrazione per il futuro, una volta assodato che tra poco (ma tra quanto?) ASI non potrà comunque proseguire il servizio. Che cosa si intende fare, dunque? E quali rischi corriamo in caso di rottura del contratto prima della sua scadenza? Esiste una possibilità di uscire senza penali dal vincolo contrattuale? Zaccariotto e la sua maggioranza non hanno voluto, ma più probabilmente non hanno saputo rispondere. Al momento, evidentemente, hanno ancora le idee confuse sulla questione. La cosa, vista la rilevanza del problema, ci preoccupa molto e ci stiamo impegnando per tenerla costantemente sotto controllo, disponibili anche a favorire tutte le soluzioni vantaggiose per la città.
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