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sabato, 29 Novembre 2008

Il PD a convegno: Pmi e politica a confronto

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Commercianti e artigiani a confronto. Il Partito Democratico ha promosso un interessante convegno dibattito sulla piccola e media impresa. la coordinatrice Francesca Zottis ha avuto modo di affrontare una panoramica dei settori nel sandonatese, terra “vocata” all’economia focalizzata su piccolo commercio e artigianato.
A prima vista, sembra che ci sia sempre meno posto per queste realtà nell’era della globalizzazione. Hanno ancora un futuro? Ne hanno discusso all’Hotel Forte 48 di San Donà Antonio Sartorello, presidente mandamentale di Confartigianato, Angelo Faloppa, presidente mandamentale di Confcommercio, Davide Zoggia, presidente della Provincia di Venezia, e il senatore Marco Stradiotto, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico nella precedente legislatura. Il convegno era organizzato dal circolo locale del Partito Democratico, primo di una serie di incontri intitolata “Il Pd ascolta il territorio”. E la risposta finale è stata che sì, piccolo è ancora bello, ma è sempre più difficile. “Il sistema della piccola impresa, che ha portato sviluppo e ricchezza al territorio, – spiega la Zottis – è minacciato dalla caduta degli investimenti, dall’ aumento della soglia di povertà anche nel ricco Nord-Est. Questo, nonostante il Veneto Orientale abbia ancora margini di crescita. Ormai è a rischio quella parte del reddito d’impresa che è necessaria per la riqualificazione dell’attività. Però c’è ancora posto per il piccolo. Nel turismo, ad esempio, oltre una certa soglia di dimensione, alcuni servizi non funzionano. Anzi, piccolo, nel commercio, è necessario, se si vuole rivitalizzare i centri storici delle città o evitare che decadano”. Gli imprenditori cercano di avere fiducia. “Certo, occorre realizzare una serie di condizioni – affermano i due presidenti delle associazioni di categoria – il commerciante deve specializzarsi, gli artigiani devono mettersi in rete per produrre beni ad elevato valore aggiunto, abbandonando il modello individualista che sino ad ora ha prosperato”. Curioso apprendere che il tempo dell’individualismo è finito ed è necessario fare squadra proprio a partire dalle piccole categorie. Messo a fuoco anche il rapporto tra associazioni di categoria e politica. “Se la locomotiva veneta e del Nord Est era così lanciata da non avere bisogno della politica, – conclude la Zottis – oggi non è più così”. A cominciare dai rappresentanti di categoria, la parola più evocata dai relatori è stata: programmare. Programmare gli investimenti, le opere, le risorse umane. E la programmazione richiede lo presenza della politica. I mutamenti in atto stanno modificando profondamente mentalità consolidate. Piccolo è bello? Può ancora essere, però non con una burocrazia soffocante: qui, il vecchio spirito del Nord-Est è emerso con tutta la sua forza. Si sono sentiti in sala, anche da parte del pubblico, esempi impressionanti di come le cose non funzionino nella pubblica amministrazione. È chiaro che il sistema deve cambiare anche qui, se non proprio da qui, perché è il cattivo funzionamento della macchina amministrativa a minare il rapporto di fiducia tra i cittadini e le loro istituzioni”. Non è mancato, infine, di fronte agli esempi di cattiva finanza di questi mesi, un accenno alla necessità di tornare ai valori e di recuperare la dimensione etica anche e soprattutto nell’economia.

Tratto da “La Piazza del Sandonatese”, 30.X.2008

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