Nessuna modifica al Piano delle antenne di telefonia mobile: per la maggioranza di centrodestra il progetto per la collocazione degli impianti va bene cosi com’era stato approvato il 22 dicembre scorso. Le mozioni presentate dal Partito Democratico, che chiedeva un preciso piano di monitoraggio dell’inquinamento elettromagnetico, dall’Udc, che proponeva la scelta definitiva dei siti all’interno del Prg e un comitato di controllo pagato con l’affitto dei terreni pubblici dove verranno installate le antenne, l’altra sera sono state respinte dalla maggioranza.
Inutilmente il capogruppo del Pd, Carlo Cetoli, ha obiettato che se il Piano delle antenne approvato fosse impugnato davanti al Tar verrebbe stralciato, cosi com’è già accaduto al Comune di Venezia, perché dai banchi della maggioranza, il consigliere Silvio Schioser ha ammesso la consapevolezza di questa eventualità, tanto che il Piano rappresenta soltanto un atto di indirizzo ccnfidando che i gestori vi si atterranno per non avere contrasti con il Comune e con i cittadini. Dubbi del Pd sul monitoraggio, affidato alla società Sinpro, che ha tra i suoi clienti anche alcuni gestori della telefonia mobile.
Le contestazioni sulla mancanza di un Piano di monitoraggio allegato a quello delle antenne, in cui sia indicato dove saranno collocate le nuove stazioni, quante saranno, come verranno gestite e da chi saranno controllate, sono state respinte dall’assessore Milena Silvestri: «I gestori non potranno mettere le antenne dove vogliono – ha detto – L’Amministrazione comunale farà da mediatore e proprio per questo verrà presentata una variante al piano. Quando sarà fatta la gara d’appalto per il monitoraggio degli impianti, verrà richiesto un Piano sul controllo delle elettromagnetiche».
Emanuela Furlan
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