Tratto da: Corriere del Veneto
martedì, 27 Gennaio 2009
San Donà Approvato il piano delle alienazioni

Stadio, pretura, scuole e parcheggi «gioielli» in vendita per fare cassa

https://pdsd.it/260
Cercasi soldi: San Donà ha presentato il piano delle alienazioni
SAN DONA’ DI PIAVE – Si parte dall’ex Pretura e dallo stadio Zanutto, ma nella lista ci sono anche scuole, magazzini, parcheggi e persino il campo di calcio di Fossà. Tutto in vendita per risanare le casse comunali con una cifra che dovrebbe oscillare tra gli 8 e 9 milioni di euro. E’ quanto prevede il «Piano delle alienazioni» approvato in consiglio comunale, dove l’Amministrazione Zaccariotto ha previsto l’alienazione di 22 proprietà pubbliche in parte contestate dall’opposizione «demolita», tuttavia, a colpi di maggioranza.
Non a caso la prima riguarda proprio i locali dell’ex pretura in piazza Indipendenza destinati a trasformarsi in residenze ed uffici, c’è poi l’intero quartiere fieristico di via Pralungo che diventerà un’area di sosta per nuove urbanizzazioni e verde di quartiere; il magazzino comunale di via Monte Popera, la scuola Collodi di Passerella che diventerà un condominio, la sede delle associazioni a Fiorentina assieme al verde pubblico di via Fronaretta: entrambi future aree residenziali. L’elenco delle alienazioni continua quindi con il magazzino comunale di via Cima e l’ex biblioteca di via Risorgimento per far spazio ad uffici e residenze; venduti infine anche gli alloggi comunali di via Brusade, lo stadio di Fossà e di quello storico di San Donà, compreso il parcheggio adiacente. Il «Zanutto» sarà trasferito al «Davanzo» (zona piscine) per lasciare spazio a nuove lottizzazioni perché qui, come noto, nascerà la «porta a nord» della città destinata a cancellare i ricordi della storia calcistica locale. «Siamo di fronte ad una gigantesca alienazione del patrimonio comunale» ha tuonato dai banchi di opposizione Michele Marangon (Pd). Attraverso alcuni emendamenti lo stesso Pd ha cercato di impedire la vendita dell’ex pretura: «State comprando alloggi per ospitare uffici del comune quando questi locali potrebbero ospitarli benissimo».
«Con questo piano – ha risposto il sindaco Zaccariotto – il governo ha svelato la necessità dei Comuni a trovare fonti di finanziamento attraverso immobili non funzionali alle attività istituzionali. Ed è ciò che abbiamo fatto».

Mauro Zanutto

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