Finalmente si riapre il dibattito politico sulla realizzazione del terzo ponte sul Piave. Anche se nella stampa del 21/01/2008 si parla di un altro ponte sul Piave, opera di primaria importanza per la viabilità locale e che sarà discusso per la costruzione della terza corsia, è bene ripercorrere, anche, la storia del terzo ponte sul Piave di San Donà di Piave.
L’ idea, venuta agli amministratori di centrosinistra , alla guida di S. Donà tra il 98 ed il 2003 era stata recepita nel Piano d’Area della Città del Piave, approvato dalla Regione e nella variante generale al PRGC, anch’essa approvata ed operativa.
Il terzo ponte era (ed è) uno dei pilastri per la costruzione della Città del Piave, ponte urbano che salda ancor più tra loro le comunità di Musile e Fossalta da una parte e Noventa e S.Donà dall’altra e ponte strategico per il collegamento tra la nuova zona industriale di S.Teresina-Tessere e quella preesistente di Musile. Anche la sua collocazione è già definita (vicino al ponte ferroviario) e così la rete stradale di collegamento (almeno dalla parte di S.Donà).
Il terzo ponte sul Piave dovrebbe essere finanziato in parte con i proventi delle zone industriali dei quattro comuni. A questo fine dovrebbero essere già state introitate risorse dalle amministrazioni di S.Donà e Noventa, e già avviata la fase progettuale dell’opera. Tant’è che nel programma di governo 2008-2013 del sindaco Zaccariotto si legge: “completamento delle fasi di progettazione del terzo Ponte sul fiume Piave e reperimento risorse finanziarie per l’avvio dei lavori”.
Il nostro auspicio è che si passi alla fase operativa vera e propria, senza perdere tempo e senza rinnegare quanto si è già fatto. Sulla base dei progetti esistenti dovrebbe esserci un’immediata mobilitazione per il recupero dei finanziamenti. Crediamo , inoltre, che dovrebbe esserci una chiara azione di spinta nei confronti della società autostrade che dovrebbe facilitare le opere in discussione considerando l’attuale situazione del traffico. Siamo convinti che l’azione di mediazione del Presidente Zoggia porterà alla presentazione di una proposta complessiva che considera le problematiche del territorio e la strategicità delle opere in discussione per una reale fluidità della viabilità.
Tags: amministrazione, terzo ponte, viabilità
1 Commento - Lascia un commento
Inviato da: umberto
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Si riapre nuovamente la discussione del terzo ponte sul Piave.
Dicono di aver trovato un’intesa su un’ipotetico tracciato proposto dal comune di Musile di Piave a confine tra Fossalta e Musile. Come sempre la stampa e devo dire anche i politici non si soffermano sulla bontà dell’opera ma solo su motivazioni basate su interessi di parte.
A prima vista sembra un’idea geniale per recuperare i soldi in provincia o regione, ma avete visto il tracciato dove passa?. Fatevi un giro o vista la moda degli ultimi tempi andate la domenica mattina con la massa di persone a passeggiare e godere della natura nelle diverse stagioni in uno degli ultimi scorci di paesaggio ancora salvi grazie alla golena nella quale non sono permesse edificazioni. Il tracciato attraversa il fiume nel punto dove gli argini sono più distanti, prevedendo di rimanere in quota lungo tutto il tragitto. Non voglio dilungarmi, ma non era meglio affiancarsi al ponte della ferrovia come previsto, realizzando un ponte urbano che possa alleviare il traffico presente nel vecchio ponte, magari aggiungendoci una bella pista ciclabile? Il ponte per il transito dei veicoli di passaggio non è stato già realizzato con la variante alla ss14? Non viene realizzata la terza corsia, il casello a Meolo e la via del mare per il traffico di transito? Ai cittadini penso serva un ponte per usufruire dei servizi che San Donà può avere e comunque preservare la qualità di vita che sicuramente non verrà migliorata con un bel ponte lungo centinaia di metri su uno dei pochi siti naturali ancora rimasti.