Francesca Zottis è intervenuta stamattina all’assemblea nazionale dei Circoli del PD a Roma. Ecco il video.
Testo
In questi ultimi mesi il nostro partito ha affrontato importanti cambiamenti che sono stati fonte di crescita e consapevolezza della necessità di un vero dialogo, di un rinnovamento che non si basi solo su facce nuove, ma sulla capacità di una classe dirigente in grado di ascoltare le istanze dei cittadini attraverso il confronto continuo, di dare e comunicare risposte chiare e semplici ai problemi esistenti e di avere una progettualità organica e di lungo periodo. Il nostro partito dovrà dimostrare la capacità di porre soluzioni che siano il risultato di una profonda riflessione riformista. Si tratta di saper interpretare i cambiamenti guardando ai reali bisogni della gente, non di scegliere tra crescita economica e protezione dell’ambiente, tra impresa e lavoratore, ma di cogliere quale sia la spinta di propulsione che sa coniugare le diverse istanze esistenti. E’ importante essere chiari come ha fatto nell’ultimo mese il nostro Segretario Franceschini, dare sicurezza. Sicurezza non intesa nel senso più stretto, ma nel senso più ampio come conseguimento di una generale tranquillità sociale e non solo come risultati di sole azioni repressive. Ciò si ottiene se il cittadino sente assecondati i suoi bisogni primari, se lo Stato mette in atto chiari meccanismi di gestione territoriale, mediante organismi la cui attività è orientata a principi di efficienza, efficacia e giustizia sociale. Questi risultati si ottengono solo con la politica del dialogo dell’attenzione ai grandi progetti, ma anche alle piccole cose che ci circondano, cercando la relazione con le persone, dimostrando disponibilità a capire cosa valorizzare e chi aiutare. Stiamo rischiando di andare incontro ad un periodo di forte scontro sociale e come PD abbiamo di fronte una grande sfida, dimostrare che si può fare una politica che partendo dal basso riesce a dare risposte chiare ai bisogni primari delle persone per salvaguardare i diritti di convivenza. Dove siamo riusciti ad avviare una politica di confronto continuo i risultati ci sono stati, l’avvicinamento alla politica da parte dei cittadini c’è stato, ma è necessario fermarsi e guardarsi l’un con l’altro per capire cosa dobbiamo e cosa possiamo fare. Dobbiamo, però, riconoscere quali sono i politici virtuosi e quali non lo sono e non far intendere che tutti sono sullo steso piano, questo non è credibile. Giornalmente è entusiasmante vedere che il territorio in cui sei inserito comincia a fare progetti, a dare risposte in modo organico e con quella giusta autonomia. Avviare chiari confronti a tutti il livelli Stato, Regioni, Province, comuni e cittadini, creare e luoghi di incontro.
Dimostriamo che sappiamo stare nell’Unione Europea, dichiariamoci migliori su progetti.
In questi giorni siamo criticati persino dalle Nazioni Unite sul piano dei diritti umani e ciò è l’ennesima riprova di come siamo considerati nel contesto internazionale. Stiamo assistendo ad una politica di divisione , di frattura del contesto sociale,mentre vi è bisogno di ricostruire una Nazione in pace con se stessa per affrontare le sfide che la crisi e le sue trasformazioni ci impongono.
Se non sapremo invertite la rotta di questo Governo e del consenso che lo circonda, si accentueranno insieme le fratture Nord – Sud e le adesioni a patrie virtuali come la Padania. Siamo orgogliosi di essere veneti, ma non possiamo accettare una politica costruita sui campanilismi e non sull’integrazione ed interazione continua tra le diverse realtà
Lo Stato e le strutture costituzionali ed istituzionali dovranno essere il punto di riferimento per superare particolarismi, falsi protezionismi che ci rendono sempre più deboli sul piano interno e su quello internazionale. L’attuale crisi accentua un processo di vulnerabilità sociale ed individuale che si può superare con vere politiche di sicurezza e di integrazione tra genti, territori e culture diverse in un rigoroso rispetto delle regole e dei valori fondanti la nostra nazione.
La nostra azione dovrà puntare ad investire su elementi reali quali le fonti di energia rinnovabili, l’ambiente, la scuola, il sociale. Si dovrà fra crescere la consapevolezza e responsabilità verso chi ci circonda e verso le Istituzioni. Diciamo no agli effetti annuncio, alle ronde e si al Diritto delle leggi. L’auspicio è di costruire un consenso in grado di superare la crisi attraverso una politica basata su principi federalisti portatori di partecipazione e reale democrazia partecipativa.
Tags: circolo, francesca zottis, youdem.tv
4 Commenti - Lascia un commento
Inviato da: gabriele zenezini
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Brava Francesca,
interpreti e esprimi sempre nel modo migliore i principi che con convinzione comune portiamo avanti nel nostro Circolo!
Gabriele
Inviato da: luca marusso
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brava fra…
Inviato da: Graziano
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Molto bene, brava Francesca, avanti tutta!!
Graziano
Inviato da: angelo
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Noi sappiamo bene che non si interviene ad una assemlea nazionale perchè si è belli o si hanno gli occhi verdi, ma si è chiamati ad esprimere punti di vista, visioni politiche solo se queste rappresentano nella periferia gli obbiettivi che il partito persegue a livello nazionale. Il fatto di essere stata chiamata a rappresentare il nostro Circolo ci inorgoglise e ci ripaga delle molte delusioni che a vari livelli ci propinano. Brava, Fra continua nella tua strada e conta senza remore in chi intende sostenerti perchè sei una speranza reale di cambiamento.
Laura e Angelo Marson