Tratto da: La Nuova Venezia
giovedì, 19 Marzo 2009
Biblioteca penalizzata, protesta in Consiglio

Raccolte 425 firme tra gli studenti, la maggioranza sta zitta

https://pdsd.it/339

SAN DONA’. Tagli alla biblioteca, la protesta sbarca in Consiglio. All’ordine del giorno della seduta dell’altra sera era in programma la lettura della petizione – sottoscritta da ben 425 firme – che chiede al Comune di revocare la decisione di ridurre il budget a disposizione della struttura. Provvedimento che ha già causato il taglio dell’orario di apertura. Ai lavori del Consiglio ha assistito anche una giovane delegazione del comitato degli utenti, che in veste bipartisan raccoglie anche iscritti ai partiti che sostengono la maggioranza. Dopo la lettura della petizione, il Pd ha presentato una raffica di interrogazioni. Per il momento, però, la giunta ha preferito non esprimere una posizione: se ne riparlerà quando sarà data risposta alle interrogazioni. Stando alle voci che circolano in municipio, tuttavia, nella trattativa sarebbe emerso qualche spiraglio positivo. Si tratterà di capire se il Comune ripristinerà i circa 9 mila euro necessari per integrare il budget originale della biblioteca. Nelle settimane scorse il comitato era stato ricevuto in municipio. «Auspichiamo che ci siano nuovi incontri spiegano dal comitato – e la possibilità di interagire per la risoluzione della questione biblioteca, così da poter dar vita a nuove forme di politica che tengano in considerazione la forza dell’opinione di 425 firme raccolte in poco più di una settimana. Firme che esprimono a gran voce le richieste della cittadinanza. Sarebbe positivo, inoltre, un tavolo di discussione che riunisca le varie figure professionali della struttura e le forze dell’opposizione, in modo che vi sia un incontro tra le parti produttivo e concreto».

Dal Pd è giunto un duro attacco ai tagli operati dalla giunta. «Se 425 giovani si sono esposti in prima persona, credo abbiano diritto almeno a una risposta in una sede ufficiale come il Consiglio ha attaccato il consigliere Luca Tonetto – Come opposizione, siamo disposti a collaborare perché si riesca trovare una soluzione che vada il più possibile incontro alle richieste della petizione: dall’esigenza dell’orario continuato all’allungamento dei tempi di apertura, che sono una realtà anche in località vicine, come Jesolo». Rimarca il concetto Giovannina Vallese: «Le richieste degli studenti vanno sostenute. Se i ragazzi chiedono con insistenza degli spazi dover poter leggere e studiare, dobbiamo farcene carico».

(Giovanni Monforte)

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