martedì, 27 Ottobre 2009
Bersani è il nuovo segretario del PD
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Per l’assemblea regionale i dati sono leggermente diversi: la mozione Bersani perde qualche punto percentuale a favore delle altre due mozioni. Infatti a San Donà, Rosanna Filippin, mozione Bersani, si ferma al 42,62%, Andrea Causin per Franceschini prende il 40,45%, Felice Casson per la mozione Marino arriva a 16,94%. I risultati di collegio sono invece 41,14% per la Filippin, 43,01% per Causin, 15,85% per Casson.
Dei nostri candidati sandonatesi risultano quindi eletti alla assemblea Regionale: Paola Avon, Maria Grazia Murer, Elisa Pettoello e Claudio Scapolan. La candidata eletta all’assemblea nazionale è Elisa Veronese.
A seguire i dati per seggio e totali di San Donà.
Nazionale | Bersani | Democratici con Franceschini | Semplicemente Democratici | Plurimi Franceschini | Marino | valide | Bianche | Nulle | Totale | |
S.Donà di Piave | 1 | 166 | 124 | 9 | 0 | 83 | 382 | 2 | 1 | 385 |
S.Donà di Piave | 2 | 206 | 160 | 11 | 0 | 53 | 430 | 1 | 2 | 433 |
S.Donà di Piave | 3 | 159 | 85 | 13 | 1 | 27 | 285 | 0 | 0 | 285 |
S.Donà di Piave | 4 | 299 | 162 | 26 | 0 | 43 | 530 | 0 | 0 | 530 |
S.Donà di Piave | 5 | 27 | 30 | 1 | 1 | 5 | 64 | 0 | 0 | 64 |
totale | 857 | 561 | 60 | 2 | 211 | 1691 | 3 | 3 | 1697 | |
percentuali | 50,68% | 36,84% | 12,48% | |||||||
Regionale | ||||||||||
S.Donà di Piave | 1 | 142 | 106 | 27 | 0 | 94 | 369 | 14 | 1 | 384 |
S.Donà di Piave | 2 | 167 | 163 | 29 | 0 | 71 | 430 | 3 | 0 | 433 |
S.Donà di Piave | 3 | 127 | 93 | 14 | 0 | 46 | 280 | 4 | 1 | 285 |
S.Donà di Piave | 4 | 245 | 167 | 39 | 0 | 65 | 516 | 14 | 0 | 530 |
S.Donà di Piave | 5 | 26 | 32 | 0 | 1 | 5 | 64 | 0 | 0 | 64 |
totale | 707 | 561 | 109 | 1 | 281 | 1659 | 35 | 2 | 1696 | |
percentuali | 42,62% | 40,45% | 16,94% |
2 Commenti - Lascia un commento
Inviato da: Franco
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Sono belle “gatte da pelare” quelle che il neosegretario Bersani gli tocca affrontare subito dopo il suo insediamento!
Dopo la débacle dell’esperienza veltroniana che come si è visto ha segnato il fallimento della famosa “vocazione maggioritaria”alla quale, malgrado l’evidenza, a quanto sembra, Veltroni non intende rinunciare, il neosegretario Bersani si è trovato subito la “gatta da pelare” di Pietro quella delle “alleanze sì-no-con chi?””.
Non si sa ancora bene cosa intenda fare con l’IDV (né con l’UDC di Casini) e già qui, secondo me, questo tentennamento è deleterio.
Se prima i rapporti con IDV sembravano definitivamente rotti oggi invece si intravede un ammorbidimento verso il no-bday del prossimo 5.12 lasciando libero da anatemi chi vuol parteciparvi.
Contemporaneamente lancia altri due gg di protesta in dicembre (11-12″le mille piazze”).
Ragazzi a che gioco giochiamo? Come possiamo ancora sperare nella ripresa del partito e della sinistra senza una precisa coerenza con la semplice raltà dei fatti?
Perché,la realtà dei fatti è che la gente non tollera ambiguità!
O si è contro o si è a favore di Berlusconi. Punto.
Di Pietro raddoppia i voti perché dimostra coerenza!Il PD li perde per il motivo contrario!
Le mezze vie non sono tollerate dall’elettorato che vogliamo riconquistare e più si allargano le distanze e i dissidi tra il pd e gli altri partiti d’opposizione, non si fa altro che un grosso favore al cavaliere con conseguente pianto e stridor di denti per l’intera sinistra.
Ammesso che nel pd ancora esista
Inviato da: il PD è allo sbando
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mi dispiace inserire questo commento che spero(dico proprio spero) mi venga contestato sperando di sbagliarmi.
Le feste sono finite ed ecco tornare in campo il marpione (guarito dallo shok del duomo)con davvero, “nuove” proposte di riforma. Anzi “dictat”.
1. riformeremo la giustizia
(come se non si sapesse quale giustizia vuole)
2.riformeremo la scuola
(ma come, e l riforma Gelmini cos’era allora, una barzelletta?)
3.riformeremo le tasse
(come se fosse la prima volta che ne parla, mentendo e rimentendo)
e Bersani che fa?
Tace.
Non solo tace dinanzi all’ennesima beffa del marpione, ma tace anche di fronte alla lotta di poltrone in cui si sta già svolgendo quella che dovrebbe essere una campagna elettorale che chiarisca qual’è la linea del partito.
Quale strategia adottare non solo per la Puglia e per il Lazio ma anche per tutte le regioni compreso il Veneto (dove i giochi se li sono già fatti LORO e dove l’ultima spetterà comunque al marpione.
Ma per il PD sembra che le altre regioni italiane non esistano.
Non si dice nulla della Campania in mano al camorrista Bassolino, rinviato a giudizio ma non per questo mai espulso dal partito.
Non si dice nulla mentre la Binetti minaccia di andarsene dal partito con tutti i suoi devoti.
Mi chiedo dov’è il PD? E se c’è, cosa ci sta a fare?
Cosa ci stiamo a fare noi elettori che abbiamo votato alle primarie quel segetario che doveva dirci parole chiare, soprattutto per battere Berlusconi?
Ma com’è possibile pensare di battere Berlusconi alleandosi con la banderuola Casini e, nello stesso tempo, allontanare Di Pietro e la sinistra minore?
Forse sbaglierò (e spero che qualcuno mi dica dove)a siamo allo SBANDO PIU’ TOTALE!