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martedì, 27 Ottobre 2009

Bersani è il nuovo segretario del PD

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bersaniPierluigi Bersani è il nuovo segretario del Partito Democratico con il 53,3% degli elettori delle Primarie, che sono stati quasi tre milioni in tutta Italia. Le primarie del PD a San Donà hanno visto la partecipazione di 1697 elettori che si sono avvicendati nei 5 seggi allestiti in città, ovvero in piazza Indipendenza, all’Hotel Continental, a Mussetta, al S. Giuseppe e a Passarella. Fin dalle 7 di domenica, quando sono stati aperti i seggi l’afflusso di persone è stato costante, dimostrando così come anche nella nostra città il PD riscuote consensi e voglia di partecipare. Come a livello nazionale e regionale, il candidato che ha ottenuto le maggiori preferenze è stato il nuovo segretario del PD Pierluigi Bersani, ottenendo il 50,68% dei voti, Franceschini si è fermato al 36,84% e Marino ha raggiunto il 12,48%. A livello di collegio (San Donà fa parte del collegio senatoriale 9, che comprende i comuni da Marcon a S. Michele al Tagliamento) Bersani ha avuto il 47.60%, Franceschini il 40,01%, Marino il 12,38%.

Per l’assemblea regionale i dati sono leggermente diversi: la mozione Bersani perde qualche punto percentuale a favore delle altre due mozioni. Infatti a San Donà, Rosanna Filippin, mozione Bersani, si ferma al 42,62%, Andrea Causin per Franceschini prende il 40,45%, Felice Casson per la mozione Marino arriva a 16,94%. I risultati di collegio sono invece 41,14% per la Filippin, 43,01% per Causin, 15,85% per Casson.

Dei nostri candidati sandonatesi risultano quindi eletti alla assemblea Regionale: Paola Avon, Maria Grazia Murer, Elisa Pettoello e Claudio Scapolan. La candidata eletta all’assemblea nazionale è Elisa Veronese.

A seguire i dati per seggio e totali di San Donà.

Nazionale Bersani Democratici con Franceschini Semplicemente Democratici Plurimi Franceschini Marino valide Bianche Nulle Totale
S.Donà di Piave 1 166 124 9 0 83 382 2 1 385
S.Donà di Piave 2 206 160 11 0 53 430 1 2 433
S.Donà di Piave 3 159 85 13 1 27 285 0 0 285
S.Donà di Piave 4 299 162 26 0 43 530 0 0 530
S.Donà di Piave 5 27 30 1 1 5 64 0 0 64
totale 857 561 60 2 211 1691 3 3 1697
percentuali 50,68% 36,84% 12,48%
Regionale
S.Donà di Piave 1 142 106 27 0 94 369 14 1 384
S.Donà di Piave 2 167 163 29 0 71 430 3 0 433
S.Donà di Piave 3 127 93 14 0 46 280 4 1 285
S.Donà di Piave 4 245 167 39 0 65 516 14 0 530
S.Donà di Piave 5 26 32 0 1 5 64 0 0 64
totale 707 561 109 1 281 1659 35 2 1696
percentuali 42,62% 40,45% 16,94%

2 Commenti - Lascia un commento

  • Inviato da: Franco
    il alle ore:

    Sono belle “gatte da pelare” quelle che il neosegretario Bersani gli tocca affrontare subito dopo il suo insediamento!
    Dopo la débacle dell’esperienza veltroniana che come si è visto ha segnato il fallimento della famosa “vocazione maggioritaria”alla quale, malgrado l’evidenza, a quanto sembra, Veltroni non intende rinunciare, il neosegretario Bersani si è trovato subito la “gatta da pelare” di Pietro quella delle “alleanze sì-no-con chi?””.
    Non si sa ancora bene cosa intenda fare con l’IDV (né con l’UDC di Casini) e già qui, secondo me, questo tentennamento è deleterio.

    Se prima i rapporti con IDV sembravano definitivamente rotti oggi invece si intravede un ammorbidimento verso il no-bday del prossimo 5.12 lasciando libero da anatemi chi vuol parteciparvi.
    Contemporaneamente lancia altri due gg di protesta in dicembre (11-12″le mille piazze”).
    Ragazzi a che gioco giochiamo? Come possiamo ancora sperare nella ripresa del partito e della sinistra senza una precisa coerenza con la semplice raltà dei fatti?
    Perché,la realtà dei fatti è che la gente non tollera ambiguità!
    O si è contro o si è a favore di Berlusconi. Punto.
    Di Pietro raddoppia i voti perché dimostra coerenza!Il PD li perde per il motivo contrario!
    Le mezze vie non sono tollerate dall’elettorato che vogliamo riconquistare e più si allargano le distanze e i dissidi tra il pd e gli altri partiti d’opposizione, non si fa altro che un grosso favore al cavaliere con conseguente pianto e stridor di denti per l’intera sinistra.
    Ammesso che nel pd ancora esista

  • Inviato da: il PD è allo sbando
    il alle ore:

    mi dispiace inserire questo commento che spero(dico proprio spero) mi venga contestato sperando di sbagliarmi.
    Le feste sono finite ed ecco tornare in campo il marpione (guarito dallo shok del duomo)con davvero, “nuove” proposte di riforma. Anzi “dictat”.
    1. riformeremo la giustizia
    (come se non si sapesse quale giustizia vuole)
    2.riformeremo la scuola
    (ma come, e l riforma Gelmini cos’era allora, una barzelletta?)
    3.riformeremo le tasse
    (come se fosse la prima volta che ne parla, mentendo e rimentendo)
    e Bersani che fa?
    Tace.
    Non solo tace dinanzi all’ennesima beffa del marpione, ma tace anche di fronte alla lotta di poltrone in cui si sta già svolgendo quella che dovrebbe essere una campagna elettorale che chiarisca qual’è la linea del partito.
    Quale strategia adottare non solo per la Puglia e per il Lazio ma anche per tutte le regioni compreso il Veneto (dove i giochi se li sono già fatti LORO e dove l’ultima spetterà comunque al marpione.
    Ma per il PD sembra che le altre regioni italiane non esistano.
    Non si dice nulla della Campania in mano al camorrista Bassolino, rinviato a giudizio ma non per questo mai espulso dal partito.
    Non si dice nulla mentre la Binetti minaccia di andarsene dal partito con tutti i suoi devoti.
    Mi chiedo dov’è il PD? E se c’è, cosa ci sta a fare?
    Cosa ci stiamo a fare noi elettori che abbiamo votato alle primarie quel segetario che doveva dirci parole chiare, soprattutto per battere Berlusconi?
    Ma com’è possibile pensare di battere Berlusconi alleandosi con la banderuola Casini e, nello stesso tempo, allontanare Di Pietro e la sinistra minore?
    Forse sbaglierò (e spero che qualcuno mi dica dove)a siamo allo SBANDO PIU’ TOTALE!

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