venerdì, 15 Aprile 2011

Atvo: problematiche e scenari futuri

https://pdsd.it/1026
Nell’ambito dei servizi pubblici di interesse economico generale, come definiti dalla normativa vigente rientrano a pieno titolo anche i trasporti pubblici urbani ed extraurbani.
La riforma ha quindi un impatto diretto sull’assetto istituzionale e gestionale dell’ATVO.
Le norme nazionali, generali e di settore, prevedono che i servizi di trasporto pubblico locale (TPL) siano affidati con procedure ad evidenza pubblica limitando a casi specifici la possibilità per l’Ente Locale di dare degli affidamenti diretti, i quali scadono per Legge il 30 settembre 2011. Inoltre tale processo è regolato da norme regionali che nello specifico individuano nella dimensione territoriale della Provincia l’insieme dei servizi da mettere a gara. La gara inoltre potrà essere esperita con riferimento ai servizi da gestire oppure per cedere ad un socio privato almeno il 40% del capitale sociale, continuando la società a gestire i servizi indicati nel bando di gara.
In Provincia di Venezia operano due Aziende, ACTV ed ATVO, è evidente che dovendo essere la gara unica per l’intero territorio provinciale, indipendentemente dalla soluzione che si vorrà adottare, si dovrà definire un piano industriale per capire come valorizzare il ruolo delle due aziende e garantire gli azionisti pubblici ed i cittadini che sono i principali fruitori dei servizi.
È ineludibile che la Provincia di Venezia, principale azionista pubblico di ATVO, ed il Comune di San Donà di Piave assumano un ruolo propositivo nei confronti della Regione Veneto che è chiamata ad esperire le procedure concorsuali di affidamento.
Quali garanzie si vogliono porre per la tutela del patrimonio umano e materiale e per l’autonomia dei nostri comuni nelle scelte che riguardano e riguarderanno ATVO nell’interesse dei cittadini che li anno votati? I soci operativi, aziende pubbliche ACTV, ATAP di Pordenone e Dolomiti bus di Belluno che ruolo vorranno svolgere? Le regole della gara dovranno definire la qualità e la quantità dei servizi da offrire, i livelli di investimento e gli obblighi tariffari tenendo conto della specificità del nostro territorio e delle risorse economiche che sono necessarie per un potenziamento e rilancio del trasporto pubblico nella prospettiva dell’attestamento del SFMR a San Donà di Piave e Portogruaro.

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