SFMR San Donà-Jesolo

Nell’ottica regionale il Veneto Orientale è considerato uno spazio “vuoto” privo di valori economici, idrogeologici e paesaggistici e quindi utilizzabile per qualunque infrastruttura si ritenga di insediarvi, dall’autostrada del mare, alla TAV ed oggi la TAC come veicolo di sviluppo per il turismo del litorale adriatico.
E’ necessario cambiare da subito politica dei trasporti per questo territorio, creare i servizi ferroviari quali l’SFMR e potenziare i collegamenti locali per rendere il nostro Veneto Orientale più “permeabile” rispetto ai territori circostanti ed a quelli nazionale ed internazionali.

Le motivazioni concrete che ci portano a proporre un potenziamento dei servizi pubblici di trasporto e in prospettiva la linea SFMR da San Donà verso Jesolo e da Jesolo verso il resto del litorale sono le seguenti:
1. snellire il traffico su gomma derivante dai flussi scolastici – verso San Donà e verso Jesolo (Cornaro), flussi lavorativi; flussi turistici; flussi commerciali e per servizi (reparti ospedalieri, visite ed esami specialistici, casa di riposo, tribunale, ecc.)
2. diminuire il rischio di incidenti stradali;
3. diminuire l’inquinamento;
4. unire le due città più importanti del Basso Piave, due città complementari che hanno bisogno l’una dell’altra per valorizzare l’economia del Basso Piave e del Sandonatese.

L’obiettivo è quello di avviare un processo di reale valorizzazione delle economie locali e delle risorse naturali, culturali e sociali. E’ necessario pensare San Donà, Jesolo, Cavallino ed Eraclea come città distinte, ma con una forte correlazione, come un’unica realtà geografica, storica, sociale, economica, culturale. Una realtà in grado di valorizzare le risorse turistiche del litorale e dell’entroterra.
Solo se colleghiamo la più grossa città del Veneto Orientale con Jesolo la importante città turistica del Veneto Orientale è possibile incentivare l’economia di questo territorio 360 giorni l’anno.