Cosa fare dopo gli esiti del referendum che ha abrogato l’articolo 23bis legge 133/08 (l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica), e le norme correlate (Regolamento attuativo D.lgs 168/2010), in particolare perciò che attiene, nel nostro territorio, alla vicenda A.T.V.O?
L’abrogazione delle norme in oggetto non incide su specifiche norme di settore ( Regolamento Europeo 1370/2007, D.lgs 422/97 e L.R. Veneto 23/1008 e modificazioni varie introdotte con provvedimenti legislativi vari).
Quindi per il trasporto pubblico locale le norme di settore individuano l’affidamento con gara quale sistema ordinario, lasciando però la possibilità di affidamenti in house o a doppio oggetto con precise limitazioni.
I temi oggi all’esame riguardano:
-la disciplina del periodo transitorio;
-la modalità di affidamento dei servizi;
-la disciplina del c.d. “principio di reciprocità”, ossia dei limiti posti in capo agli affidatari diretti di partecipare a gare per l’acquisizione di ulteriori servizi.
E’ evidente che si rende necessario un coordinamento di norme, che però non esclude la necessità di definire una strategia di sviluppo o tutela di ATVO in un contesto in cui alcuni soci stanno cedendo le quote e le decisioni di assetto istituzionale sembrano allontanarsi sempre di più da nostro territorio, verso la Regione e lo Stato.
La Provincia di Venezia ed il Comune di San Donà di Piave quale strategia vogliono adottare o proporre, almeno al livello regionale, in termini di quantità e qualità dei servizi resi, risorse a disposizione, tariffe, investimenti?
In passato su questi temi ATVO ha svolto un ruolo attivo e propositivo su delega dei soci pubblici. Un elemento di conquista fu l’aver ottenuto in sede di L.R. 23/98 che vi fosse un’unità di rete autonoma rispetto a quella veneziana pur all’interno del Bacino provinciale di Venezia.
Allo stato la questione sul tappeto, prima che giuridica, molto aperta, è politica nel definire il ruolo degli enti locali del Veneto Orientale, i metodi di partecipazione alle decisioni strategiche e come si voglia affrontare l’apertura al mercato per valorizzare al massimo il patrimonio esistente e garantire ai cittadini servizi di qualità in un contesto di risorse calanti e costi crescenti.
Stare in attesa degli altri o nascondersi dietro l’incertezza normativa non produrrà alcun vantaggio per il nostro territorio che rischia così di andare al traino di interessi esterni e non ultimo di quelli delle aree urbane più forti, Venezia in testa.
Tags: atvo
Lascia un commento