lunedì, 4 Luglio 2011

Attenzione all’ambiente non vuol dire aumento delle tariffe

https://pdsd.it/1128

In relazione al piano finanziario RSU discusso ed approvato in Consiglio il 27. 5.11 con soli 15 voti a favore, la posizione del PD è critica per diversi motivi.
Quando si cambia gestore (come ha fatto S. Donà passando da ASI a Veritas), si cerca di ottenere un contratto migliore, sia in termini di servizi che in termini di costi. In questo caso i costi aumentano in conseguenza di altre spese previste quali ad es. l’assunzione di un “vigile ambientale” (€. 70.000 all’anno), la pulizia delle piste ciclabili (altri €. 40.000), o il cambio cestini.
Noi consideriamo in particolar modo molto discutibile la spesa per il vigile ambientale: se si vuole migliorare la raccolta, occorre davvero intervenire con la repressione (multe a chi sbaglia la differenziata) e nello stesso tempo, per questo obbiettivo, aumentare le tariffe? Noi pensiamo di no.
Il miglior modo per ottenere un miglioramento del servizio (una maggiore e migliore raccolta differenziata, più lavaggi e più giorni di raccolta differenziata porta a porta, anche in centro città) non è vessare il cittadino, ma incentivarlo, visto che la raccolta differenziata rappresenta oltretutto un introito economico per l’azienda che effettua il servizio.
Qual è la percentuale di carta, vetro, plastica, umido, ramaglie raccolta da Veritas e ceduta alle ditte che lavorano e trasformano il rifiuto differenziato? Quale ricavo ha Veritas da tutto questo? Quale potrebbe essere il ritorno al cittadino in termini di servizi o diminuzione della TIA?
Oppure: Veritas potrebbe dare gratuitamente grazie a questi ricavi i sacchetti per la raccolta? O donare alla città parchi giochi per bambini o arredi urbani?
La raccolta delle ramaglie portate al termovalorizzatore per la produzione di biogas non produce reddito per Veritas? E dalla vendita del biogas o dalla produzione di composti da biomassa cosa ci guadagna il cittadino? Che ritorno ne ha?
Le energie rinnovabili non devono essere sempre e solo un costo aggiuntivo per il cittadino. L’attenzione all’ambiente si fa crescere con la incentivazione non con la vessazione tramite controlli e multe e con aumento delle tariffe.