Anche il PD di San Donà è convinto che appoggiare il Governo Monti sia stata una scelta giusta. È un Governo che in pochi giorni è stato in grado di dare segnali di sobrietà, stabilità e credibilità. Valori che non sono rientrati nel vocabolario di chi ha condotto il nostro Paese negli ultimi anni.
Il PD, di fronte all’attuale situazione di instabilità culturale, sociale, economica e finanziaria, ha dimostrato di essere una forza politica solida. Aver accettato il Governo a forte caratura tecnica di Monti implica aver accettato con grande senso di responsabilità un progetto di riforme importanti, che peseranno su tutti i cittadini. Il nostro Partito dovrà dimostrare di avere la forza di spingere verso riforme che perseguano il principio di equità (v. patrimoniale) e che pesino anzitutto sui ceti abbienti, e solo secondariamente sui ceti medi e bassi. Come PD ci batteremo quindi perché questo Governo recuperi la credibilità che l’Italia si merita ed attui riforme del sistema economico-finanziario, del lavoro ecc. all’insegna dell’equità sociale.
La grande coesione dimostrata dalle opposizioni in Parlamento (ed ottenuta in massima parte grazie agli sforzi del PD), non è tuttavia in sintonia con taluni comportamenti della maggioranza. Fra le schiere di PDL e Lega, infatti, ci sono personaggi politici che cavalcano il conflitto sociale ed il populismo in un momento così delicato e in un clima così teso per la nostra nazione. Si tratta di personalità, da Berlusconi a Bossi, che hanno governato l’Italia, quasi ininterrottamente, negli ultimi 17 anni e che hanno portato un paese ricco e rispettabile ad uno stato diviso al suo interno ed irriso a livello internazionale. Si tratta di forze politiche, come la Lega Nord, BUGIARDE, che fino ad oggi hanno fatto molti ed altisonanti proclami, ma che non sono riuscite ad ottenere grandi risultati, a nostro avviso, a cominciare dalla Regione Veneto – che non ci sembra proprio spiccare per la quantità di risorse promesse e poi portate effettivamente a casa.
Alla Lega vorremmo dire che il federalismo, il bene dei cittadini, o meglio, il bene comune si ottengono con le riforme (giuste), con i fatti. Non dicendo “Andate a casa vostra” a persone che siedono legittimamente in Parlamento e risiedono legittimamente in Italia.
A Berlusconi ed Alfano vorremmo chiedere se hanno capito che il bene comune è l’unico metro di giudizio per valutare la credibilità della classe politica o se, invece, pensano di prendere ancora in giro i cittadini perseguendo i propri interessi attraverso le Istituzioni pubbliche.
Il PD sta dimostrando di essere una forza in grado di governare i processi politici, riscattando così la politica – l’alta politica, quella vicina ai bisogni della gente. Ci sentiamo infine di rivolgere il nostro più sentito ringraziamento al Presidente Giorgio Napoletano: un esempio di fermezza, coraggio e lungimiranza per tutte le forze politiche, civili e sociali del nostro Paese.
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