Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ribadisce l’invito all’Unità per superare l’attuale tempesta finanziaria. “Il superamento della grave crisi economica richiede più che mai volontà di stretta integrazione, coesione e solidarietà nell’Unione europea”. Nella Manifestazione del PD del 5 novembre, il Segretario Pier Luigi Bersani ha ribadito l’importanza dell’Unità, di un Governo Europeo Forte e del rispetto delle Istituzioni. Invece sembra che nel Paese ITALIA queste parole non vengano comprese da una fascia politica che ci governa e ci rappresenta in Europa e in particolare dalla Lega.
In un momento di disagio generale, di crisi sociale, culturale ed economica tutti dovremmo essere chiamati a dare messaggi di responsabilità.
E’ inaccettabile che un Partito di Governo, come la Lega, mandi continuamente messaggi di divisione.
E’ intollerabile che il Pdl non si contrapponga a certi comportamenti e avvalli messaggi di divisione a livello europeo. Il problema non è rappresentato dall’Euro, ma dal modo in cui sono state governate e controllate le dinamiche finanziarie. E’ mancata la capacità di avviare un sistema di governance internazionale, perché troppo preoccupati ad avviare politiche di protezionismo nazionale che si dimostrano sempre più deboli di fronte alle economie emergenti.
Non è ammissibile che il Ministro delle Riforme, Bossi, di fronte alla domanda sulla costituzione di un governo tecnico con Amato, si permetta di rispondere con una pernacchia. E’ meglio ricordare a Bossi che si stava parlando di salvare una nazione composta da giovani, senza appoggi, che aspirano a programmare un futuro sereno, una famiglia, perseguendo quei valori che i rappresentanti governativi dimostrano di non avere.
Come giovani siamo indignati che il Ministro per la Semplificazione Calderoli, oltre ad aver fatto una legge elettorale definita da lui “legge porcata”, si dica contrario al maxiemendamento emanato il 2 novembre. Il Governo Berlusconi, inoltre, non ha fatto nulla per rafforzare la coesione nazionale. Il Presidente Berlusconi non può permettersi di negare la crisi, offendendo migliaia di persone in difficoltà; dovrebbe invece spiegare quanta ricchezza sommersa e quanta speculazione esistano.
“Si può strillare in un prato, ma non si può cambiare il corso della storia”, ha detto il Presidente della Repubblica e dobbiamo essere con lui a rivendicare le vere, indifferibili esigenze del Paese, che la politica sta colpevolmente trascurando per inseguire chimere egoistiche. Dobbiamo sconfiggere il precariato, rilanciare il valore del lavoro, rassicurare le imprese, ridare fiducia ai mercati, dare una casa a chi non la possiede, pensare a trasporti più efficienti, potenziare le infrastrutture e i servizi. La politica deve farsi interprete delle attese dei cittadini, non contrastarle.
Alessandro Mattia Giacalone
Segretario giovani PD sandonatese
Francesca Zottis
Segretaria PD San Donà
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