In questi giorni sono apparse diverse dichiarazioni sulla stampa in merito alla questione TAV/TAC che hanno creato parecchia confusione.
Noi Democratici ci affidiamo per ora all’unica probabile certezza: il quadruplicamento dell’asse ferroviario sulla linea VE-TS.
In merito alla dichiarazione apparsa nel verbale dell’incontro tra sindaci e il Commissario Straordinario Bortolo Mainardi del 23 aprile 2011, resta da chiarire la questione riguardante la fermata della TAC (Alta capacità) a San Donà. Al Sindaco Zaccariotto chiediamo che si faccia carico di alcune richieste: anzitutto la certezza dei tempi e delle cd. opere di compensazione, come il terzo ponte, le periurbane e l’SFMR, della quale si parla ormai da troppi anni senza giungere a nessuna decisione definitiva.
Vi è un ulteriore questione di cui farsi carico: i numerosi pendolari che partono e arrivano a San Donà, ai quali deve essere garantito un servizio migliore.
Fare chiarezza, soprattutto in merito ai tempi, è indispensabile, perché il passaggio della TAV/TAC rappresenta un’occasione per sviluppare in modo strategico il nostro territorio, ma il rischio è, viceversa, di lasciarlo morire lentamente se il processo non verrà governato con la dovuta attenzione. Non si tratta di creare opere clamorose e/o dispendiose: quello di cui San Donà e i territori limitrofi hanno bisogno è la certezza di vedere realizzate le opere promesse, indispensabili per lo sviluppo di questa area.
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Inviato da: Paolo Perissinotto
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sono andato arileggermi le valutazioni espresse dal PD sul tracciato basso della TAV, ora vorrei sapere perchè non assumete una posizione netta di fronte al ventilato tracciato a fianco della linea storica, tanto cara al Sindaco ed al Commissario Mainardi, che stravolgerà la vita di centinaia di Sandonatesi, ancora ignari di quello che sarà il loro destino fra una ventina d’anni, come dire avete salvato le bonifiche ed ora lasciate a prenderlo in quel posto siano delle persone in carne ed ossa.
La TAV affiancata alla linea storica significa treni ad AV a pochi metri dalle abitazioni (perchè così RFI intende risparmiare sui costi di realizzazione, mentre in Francia mi consta mantengano 150 metri di distanza), realizzate in barba al DPR 753 del 1980, beatamente ignorato dalle varie Amministrazioni Comunali e dai Notai che hanno effettuato le stipule su beni immobili viziati da vincoli occulti, ed ora a rimetterci dovrebbero essere solo i cittadini colpevoli di ignorare l’esistenza di un DPR che per amministratori pubblici e notai hanno occultato
Inviato da: paolo perissinotto
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ho letto ora qual’è la Vs/ posizione netta nei confronti della TAV, peccato che ho appena lasciato un commento sull’argomento di tutt’altro tenore sperando nella Vs/ solidarietà!!!
Ma vi siete almeno chiesti quale sarà l’impatto di una simile opera sul tessuto urbano? ma sapete quali sono gli effetti del passaggio dei convogli AV/AC ? Forse è il caso che vi aggiorniate un po’ altrimenti sarete destinati a perdere anche le prossime elezioni, siamo solo noi in Italia capaci di fare certe stronzate (a meno che non siate in grado di dimostrami che mi sbaglio !!!) ragazzi, ma stiamo scherzando??? direbbe Beppe Grillo, un tipo dal quale forse è meglio che impariate qualcosa !!!
P.S. non stavo scherzando, dimostratemi che all’estero la tav si fa attraversando le città e passando a 15 metri dalle abitazioni ed io vi voterò alle prossime amministrative, altrimenti ….. mi sa che anch’io col mio nascente comitato vi farò perdere una quota di elettori.
Inviato da: Michele Marangon
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Di TAV (una cosa ben precisa dal punto di vista tecnico) nella tratta Venezia-Trieste ormai parlano soltanto : la stampa (per semplicità di comunicazione, ossia per inerzia e pressapochismo) i No-TAV a priori e i sostenitori del tracciato in bonifica.
Oggi la cosa è già fuori dell’orizzonte di tutti gli altri, a cominciare da RFI.
L’ipotesi su cui si riflette per il tracciato in affiancamento alla linea storica non è e non può essere quella di una ferrovia TAV. Quindi niente treni ad alta velocità che sfrecciano tra le case. Stiamo parlando:
– nell’immediato di un potenziamento della linea esistente (leggo proprio in questo momento sul giornale che è esattamente quanto si propone la portavoce sandonatese del 5 stelle);
– nel giro di vent’anni di un rafforzamento della linea (in modi e con tecniche tutte da definire e da approfondire) con l’obbiettivo di trasferire più merci dalla gomma alla rotaia (condividi?) e realizzare finalmente la ferrovia metropolitana con treni ad alta frequenza (uno ogni 20′) per servire meglio il movimento delle persone (condividi?).
Il PD ritiene ancora valida la sua proposta (presentata pubblicamente un anno fa con tanto di progetto base, pagato a nostre spese, che se avessi la tua mail avrei piacere di farti conoscere) di tracciato in affiancamento all’autostrada (che ne pensi?). La rimetterà sul tavolo.
Intanto il tracciato in bonifica (che va a vantaggio solo di chi si aggiudicherà gli appalti) affida le poche speranze dei suoi residui sostenitori al terrorismo psicologico sulla case da demolire o i devastanti rumori o il terribile tremolìo per far credere che si tratti di scegliere solo o così o “in mezzo ai campi”.
Vogliamo farci fregare da questo bluff?
Inviato da: Francesca Zottis
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Concordo con quanto affermato dal Consigliere Marangon e sull’importanza di ritornare alla proposta dell’anno scorso, anche, per quello che lei ha evidenziato. La invito a partecipare all’incontro sul PAT che il nostro gruppo consiliare sta organizzando il 29 maggio al Centro Culturale alle 20:45, nell’occasione possiamo conoscerci e concordare quando poterci vedere per approfondire l’argomento. L’incontro del 29 chiarisce molto bene quale sia la nostra visione del territorio. Grazie Francesca
Inviato da: Laura Simonetti
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Recentemente sconvolta dall’apprendimento della proposta di RFI per l’affiancamento della linea ad alta velocità a quella esistente TS/VE, che la porterebbe a pochi metri dalla mia abitazione, non posso che condividere le perplessità del signor Perissinotto ed unire il mio impegno al suo nel dimostrare il danno che quest’ipotesi porterebbe alla salute ed alla proprietà noi cittadini, a fronte di benefici assolutamente irrisori e di millantate esigenze commerciali.
Sono ancora nella fase di raccolta informazioni, ma appare evidente come sia improbabile che una linea ad alta velocità a 15 metri dalle abitazioni non porti alcun danno. Inoltre le linee ad alta velocità sono laimentate a corrente alternata (e non continua come l’attuale linea ferroviaria) il che l’ assimila a tutti gli effetti ad un elettrodotto, per quanto riguarda le emissioni elttromagnetiche per cui l’Arpav fissa delle distanze di rispetto ben precise.
Inoltre le vibrazioni (già ora i miei mobili si spostano lentamente ma inesorabilemnte a causa di queste) e l’ampliamento del terrapieno potrebbero compromettere la stabilità delle abitazioni, mentre è indubbio che l’innalzamento delle barriere antirumore a ridosso delle stesse, oltre a precludere la già esigua vista, provocherebbero l’innalzamento delle temperature per mancanza di circolazione d’aria.
Potrei continuare con il degrado urbanistico e sociale che la muraglia porterebbe a tutta la zona. Già me lo vedo…il Bronx…
Per il momento mi fermo qui, ma sono solo spunti di discussione.
Vi saluto.
Laura Simonetti
Inviato da: Paolo Perissinotto
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Mi spiace per la veemenza nei miei precedenti commenti e purtroppo non sono potuto intervenire al vostro convegno, comunque la mia contrarietà al progetto TAV in affiancamento all’attuale ferrovia rimane tutta, voi potete chiamarla come volete, RFI ha indicato nelle tavole di prefattibilità che la velocità dei convogli sarà di 250Km/h (non in tutta la tratta, per fortuna) che è esattamente la velocità prevista per i treni ad AV in Italia, ve lo ripeto, dimostratemi che tecnicamente si può far passare una linea AV/AC a pochi metri dalle abitazioni,in area urbana, ed io sarò ben felice di appoggiarvi, per contro ci sono molti studi qualificati che dimostrano come ciò sia assolutamente da evitare a causa degli effetti negativi che certamente si avranno su territori antropizzati.
scusate la franchezza ma le vostre sono ipotesi che non trovano riscontro nei fatti, la documentazione di progetto la trovate sul sito di ferrovieanordest (ma non dovreste già conoscerle?)
Inviato da: michele Marangon
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Scusate se rispondo insieme e senza distinguere punto per punto ad entrambi, ma mi sembra che le cose che ho da dire siano applicabili a tutt’e due i precedenti interventi.
Sulla base delle informazioni che possediamo ufficialmente ed attualmente, non è effettivamente che si possa dire con molta chiarezza che cosa di preciso si vorrebbe fare in affiancamento all’attuale linea ferroviaria.
Stiamo aspettando (come consiglieri comunali) un incontro con il Commissario Mainardi e con i tecnici di RFI e altri che ci è stato ufficialmente promesso in Consiglio dalla Sindaca, ma di cui ancora non si ha notizia con data certa. In quella sede abbiamo molte e precise domande da porre per avvicinarci a capire meglio quale idea si abbia in testa, ammesso che se ne abbia una.
Se e qundo questo avverrà, avremo cura di farle conoscere nello specifico anche per questo canale.
Ma alcune cose sono ferme già da ora, per ragioni tecniche e normative insormontabili:
1 – nell’area urbana edificata di San Donà NON POTRANNO MAI PASSARE TRENI A 250 Kmh !
2 – non esistono specifiche tecniche precise condivise per la approssimativa denominazione “AV/AC” che si adopera di frequente in Italia, quindi tutte le questioni riguardanti voltaggio di alimentazione, portata, frequenza di convogli, velocità di transito, spazio occupato, fascia di impatto ecc. sono assolutamente da definire: gli scarnissimi disegni che abbiamo non ci dicono nulla in merito
3 – nel caso (e sottolineo NEL CASO) si dovesse arrivare effettivamente a questa soluzione, la realizzazione del raddoppio/quadruplicamento (che mi dicono essere due cose diverse) avverrebbe tra circa 20 ANNI.
Quanto a quel che si trova sul sito di ferrovieanordest, è esattamente quel che possediamo (che è tutto quel che esiste) e conosciamo e sulla cui base formuliamo le riflessioni sopra fatte.
Sarei grato al sig. Paolo se mi indicasse esattamente dove quegli minimi studi di prefattibilità dicono qualcosa di più e di diverso che potrebbe essermi sfuggito.
Per concludere vorrei ricordare che sono stati già spesi, senza alcun frutto, ben oltre €. 10.000.000 per progettare interamente e accuratamente e SOLAMENTE l’inutile e assurdo percorso “a corda molle” attraverso i terreni di bonifica sotto il livello del mare. Soldi nostri. Qualcuno ce li ripagherà?
Inviato da: Paolo Perissinotto
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Salve
questo mio commento, in risposta al sig. Marangon, lo lascio anche e soprattutto a beneficio di quanti non erano presenti all’incontro organizzato la sera del 6 giugno alla pizzeria Quadrifoglio a Mussetta, cui sono intervenuti anche esponenti di questo Partito.
Il fatto che il progetto disponibile sia molto approssimativo non mi fa stare tranquillo, anzi, è indice del pressapochismo tutto italiano che permettere di prendere decisioni (perchè una decisione probabilmente verrà presa dal Commissario Mainardi) senza aver valutato approfonditamente le problematiche connesse alla realizzazione di un’opera dall’alto impatto ambientale e sociale come la TAV.
Il fatto poi che si pensi alla sua realizzzaione fra 20 anni non significa nulla se non il fatto che invece di prendere le manganellate io le prenderà mio figlio.
Qui si stanno ribaltando i termini del problema e cioè è sostenibile un tracciato TAV attraverso i centri urbani? quali sono gli standard europei che vengono adottati x simili infrastrutture? E’ mai possibile che in Francia sia mantenuta una distanza di 150m dalle abitazioni (e per tratte TAV destinate solo a passeggeri, con interruzione notturna della circolazione proprio per non interferire col riposo della popolazione) e qui in Italia si pensa di passare a 15-20m dalle case?
E’ mai possibile che la discussione su un fatto cosi’ determinante x la vita di una comunità sia scaturita dalla libera iniziativa di normali cittadini e non già sollecitata dalle forze politiche, le quali si stanno muovendo solo ora che la problematica è diventata di dominio pubblico ed ancora, purtroppo, con idee a mio avviso confuse? La TAV attraverso i centri urbani è un’anomalia tutta italiana, comporterà problemi di impatto ambientale e sociale molto gravi fra i quali ricordo l’inquinamento acustico e vibrazioni (e non cito l’inquinamento elettromagnetico sul quale mi sto informando), rischi per la popolazione in caso di incidente (Viareggio, ma non solo, dovrebbe voler dire qualcosa), degrado urbano e sociale di una vasta area a ridosso della linea con grave perdita economica delle famiglie residenti che vedranno svalutato se non azzerato il valore delle loro abitazioni (e sono tante, se consideriamo almeno i 150m, diventano moltissime se consideriamo i 500m che sarebbero necessari per consentire la circolazione dei treni merci nelle ore notturne secondo standard europei, certo sono pochissime se consideriamo i circa 20m che RFI ha disegnato sulle tavole, xchè questo c’è nel progetto, basta avere occhi x guardare)per non parlare degli innumerevoli disagi che si avranno durante la cantierizzazione, con lavori che saranno h24, aumento del traffico pesante e quant’altro vogliate o riusciate ad immaginare, mi sembra che ce ne sia abbastanza per decidere subito che la TAV, se va fatta, va fatta lontano dai centri abitati
A presto
Inviato da: michele Marangon
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L’altra sera a Mussetta c’ero.
Rispondo però solo a quel che Lei ha detto/chiesto nel Suo ultimo intervento qui sopra.
1) “E’ mai possibile che in Francia sia mantenuta una distanza di 150m dalle abitazioni (e per tratte TAV destinate solo a passeggeri, con interruzione notturna della circolazione proprio per non interferire col riposo della popolazione) e qui in Italia si pensa di passare a 15-20m dalle case?” Lei chiede.
NO, non è possibile. E infatti il tracciato proposto NON PUO’ essere TAV.
(Ripeto “tracciato” : questo non è assolutamente un “progetto”; la differenza, per capirci, è tra scegliere il terreno su cui costruirsi una casa e progettare l’edificio)
2) Lei parla di “forze politiche, le quali si stanno muovendo solo ora che la problematica è diventata di dominio pubblico ed ancora, purtroppo, con idee a mio avviso confuse?”
Io posso parlare solo per me e per la mia forza politica e i fatti sono questi: il mio/nostro primo intervento sulla questione TAV è un Ordine del Giorno proposto in Consiglio Comunale a San Donà di Piave nel 2007. E da allora non abbiamo più smesso di occuparcene ed intervenire.
Chi si sta muovendo “solo ora” chi è ?
Sulla chiarezza delle idee direi:
a) vedi il punto 1;
b) la nostra proposta TAV tecnicamente documentata (sempre ammesso che abbia senso oggi come oggi una linea TAV tra Venezia e Trieste) propone il tracciato in affiancamento all’Autostrada, quindi non attraverso i centri urbani;
c) abbiamo formalmente chiesto che il processo di decisione sia quello partecipato (adottato in Francia ad es.) e non una Delibera di Giunta Regionale del 2007 fatta da una decina di persone che scavalca qualunque parere.
3) C’è una subdola trappola aperta dietro la “provocazione” di questo tracciato, la trappola di spingerci a “decidere subito che la TAV, se va fatta, va fatta lontano dai centri abitati” e solo questo. E ritirare fuori quel pazzesco tracciato “basso” per cui Chisso, Galan e Zaia hanno già speso €. 10.000.000 e oltre di soldi nostri, senza alcun confronto ed alcuna partecipazione di alcun cittadino o comitato che sia.
La Copagri (leggo sulla stampa locale) dentro questa trappola ci si è lanciata a pesce. Vediamo di non caderci tutti.
All’italiana via infatti, c’è qualcuno per cui ha davvero senso realizzare la TAV e sono gli studi di progettazione e le ditte di costruzioni ( e i politici che li sostengono / ne sono sostenuti).
Inviato da: Paolo Perissinotto
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Gentile sig. Marangon, apprezzo molto lo sforzo che Lei ed il suo Partito state facendo per rimettere insieme i cocci di un problema che evidentemente Vi appare solo ora nei sui risvolti più pratici e più drammatici (almeno per una parte considerevole di concittadini)ma se va a rileggere le Vs/ dichiarazioni in questa rubrica, fino al 15 maggio eravate favorevoli al quadruplicamento dei binari (o raddoppio della linea, che significa sostanzialmente la stessa cosa)con destinazione AV/AC, la popolazione sino a fine maggio non era mai stata informata di nulla, nè dall’Amministrazione (e neppure tuttora), nè dai Partiti, Partiti come il vostro che se anche hanno prodotto in passato ODG, interrogazioni e quant’altro, finanche dopo le sortite mediatiche del Sindaco sulla “nuova TAV” e la prospettata fermata in città non si sono preoccupati di verificare le ricadute sui cittadini di tali progetti(anzi no, c’è l’eccezione SEL) e men che meno si sono preoccupati di organizzare incontri divulgativi per permettere ai cittadini di ralizzare ciò che sta realmente x accadere.
Ora state recuperando e, ripeto, la cosa mi fa enormemente piacere pero …..
ah dimenticavo, vale ancora quello che ho già detto sopra, nelle tavole di progetto è indicata la velocità dei treni, 250 Km/h, cioè alta velocità (non continui a dire che non può essere così x favore, cè un rallentamento dal ponte sul Piave, credo dovuto alla curva oppure è una gentile concessione x l’attraversamento della Città per ora, che però non vale x Meolo, quarto d’Altino ecc., fatto sta comunque che la velocità della tratta è 250 Km/h)
Inviato da: David
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Gentile sig. Perissinotto,
il PD di San Donà discute di TAV, al suo interno e con la cittadinanza, da sempre (considerato che il primo ODG del 2007 è stato fatto quando il PD ancora non esisteva). La prima manifestazione pubblica è del maggio 2009 https://www.pdsd.it/2009/05/news/eventi/pedalata-ecologica.html (foto: https://www.pdsd.it/galleria-fotografica/nggallery/vita-del-circolo-2/pedalata-ecologica-2 ). La nostra idea, ora come allora, era di evitare il passaggio della TAV nei territori della bonifica, e di usare invece le aree già infrastrutturate come per esempio l’autostrada ( https://www.pdsd.it/2011/02/news/un-chiaro-no-alla-tav-in-bonifica.html ). Il nuovo tracciato Tav/Tac in affiancamento all’attuale ferrovia è stato presentato a fine aprile e venerdì faremo un incontro con la cittadinanza per parlare di questo.