Per ora, l’ “ospedale unico” è soltanto una cortina di fumo negli occhi, per distrarre lo sguardo dalla brutta realtà di un servizio sanitario dell’AULSS 10 che peggiora di giorno in giorno. Di concreto – nonostante le richieste che da mesi e mesi si vanno facendo – non c’è praticamente niente: né soldi, né progetti, né analisi di costi e benefici. Anche l’incontro di venerdì in Regione è rimasto nel più vago del vago.
I cittadini del Veneto Orientale evitino di cascarci e pretendano da subito il miglior servizio possibile.
Dai responsabili – da Zaia, a Coletto, al Direttore Bramezza – dobbiamo pretendere, e avremmo diritto di ricevere, risposte precise sul presente e sull’immediato futuro: sulle liste d’attesa, sullo squilibrio – tutto a nostro svantaggio – tra la spesa pro capite per la nostra e le altre aziende sanitarie, sullo scandalo delle schede sanitarie dove calano di posti letto negli ospedali pubblici e aumentano nelle cliniche private, dove si pensa di costruire una medicina senza chirurgia ed una chirurgia senza medicina, sulla sanità territoriale che va in degrado, sui tagli sempre più pesanti al settore sociale, sui poliambulatori e gli ospedali di comunità che non ci sono ecc..
Non dicono niente su tutto questo (e ancor meno fanno), e il servizio sanitario nel Veneto Orientale peggiora costantemente.
Intanto però continuano a buttarci addosso il fantasma dell’Ospedale Unico, guardandosi bene peraltro dallo spiegare in modo sensato perché mai dovrebbe essere una soluzione e la migliore. Viene solo a noi il sospetto che i soldi (parecchi milioni di euro) per finanziare un’opera che al meglio sarebbe disponibile tra diversi anni, si voglia farli saltar fuori dai “risparmi” (cioé dai tagli) ai servizi nella nostra stessa AULSS?
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