In un articolo di oggi sulla Nuova Venezia si legge letteralmente: “Resta il fatto che il Pd di Cereser ha cambiato radicalmente le sue posizioni dopo che alcuni mesi fa, addirittura settimane, sull’ospedale unico aveva tutt’altre idee, puntando più che altro sulla tutela dei servizi sanitari sul territorio e a San Donà…”.
Che il PD di San Donà abbia “cambiato radicalmente le sue posizioni” è al massimo una opinione del cronista, ma non è in nessun modo un fatto.
Le nostre posizioni restano quelle espresse nel documento approvato all’unanimità dal direttivo del nostro circolo e comunicate il 13 febbraio scorso alla stampa in allegato ad un nostro comunicato.
Non avendo il PD trasmesso nessuna ulteriore comunicazione, né compiuto alcun altro atto ufficiale, rimane fattualmente infondato quanto il testo pubblicato afferma.
Il PD di San Donà non ha mai detto “no” all’ipotesi di un ospedale unico, né le ha mai detto “sì”, per il semplice fatto – questo sì, un fatto – che tale ipotesi allo stato attuale resta tutta per aria, priva com’è di un’analisi dei costi e dei benefici e di una programmazione concreta sui tempi, sui fondi e sui modi di possibile realizzazione della struttura immaginata.
Ci aspettiamo che nella seduta di Consiglio Comunale, appositamente convocata per oggi, la Regione sia capace di dare chiarimenti e garanzie. In assenza di questo noi insistiamo nel chiedere chiarimenti sostanziali e comunque impegni seri per almeno mantenere il livello dei servizi sanitari nel Veneto Orientale che va continuamente degradandosi.
P.S. A conferma di quanto detto, riportiamo qui per comodità uno stralcio del sopra citato documento, trasmesso alla stampa il 13 febbraio u.s.
Non solo NO
Al fine di evitare possibili equivoci, la posizione espressa dal PD di San Donà si sostanzia su questioni di metodo e di merito. Ciò non coincide con un rifiuto aprioristico al confronto.
Per quanto attiene al metodo, invitiamo la Regione del Veneto ad avanzare le proprie proposte non attraverso comunicati stampa o slogan generici (ad es. quello dell’ospedale unico), ma in modo più dettagliato, analitico, approfondito, corredato da studi e dettagli di tipo gestionale, sociale, ambientale, in modo tale da consentire ai cittadini, che abitano in questo territorio, di conoscere e partecipare allo sviluppo della problematica.
Sul piano del merito già molto è stato detto e la posizione è ben delineata nel programma di mandato del Sindaco Cereser. Tuttavia, qualora la Regione intendesse andare comunque avanti nei propri intenti, evidenziamo fin d’ora che i problemi riguardanti la consistenza della rete dei servizi territoriali, il reperimento del finanziamento pubblico dell’opera (per evitare gli errori dell’ospedale dell’Angelo che i cittadini stanno pagando con le loro tasse) e la scelta di un’area – compatibile sul piano ambientale, baricentrica rispetto alla densità della popolazione e completa sul piano delle infrastrutture – sono presupposti imprescindibili ad ogni tipo di sviluppo.
Per quanto riguarda infine gli obiettivi a breve termine, si ribadisce che il PD chiede l’immediata sospensione dell’applicazione delle schede ospedaliere ed esprime la propria ferma opposizione alla ristrutturazione ospedaliera del presidio di San Donà come previsto dalle schede stesse reclamandone, in ogni caso, il potenziamento dei servizi sino agli standard previsti, per garantire, qui, ora e sino alla realizzazione concreta di eventuali alternative, la salute dei cittadini di San Donà e dei comuni limitrofi.
Tags: ospedale, ospedale unico, sanità
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