Acceso dibattito ieri sera nella riunione del direttivo del PD di San Donà in seguito alle notizie sulla vicenda MoSE. Dai numerosi interventi è emersa l’esigenza di salvaguardare l’onorabilità del Partito, compromessa da chi ha ricevuto, anche legalmente, finanziamenti di provenienza dubbia dalla galassia del Consorzio Venezia Nuova. Dopo la lettura del documento regionale, il direttivo ha approvato all’unanimità dei presenti un ordine del giorno che verrà proposto nella direzione provinciale di lunedì prossimo. Quattro punti per dare maggiore concretezza all’analisi fatta in direzione regionale e per dare un’immediata risposta di cambiamento che deve necessariamente passare per la questione morale.
Le richieste sono:
- Revisione dei bilanci dell’ultimo triennio delle federazioni provinciale e regionale, rendendone pubblico il risultato, da effettuarsi nell’arco dei prossimi 3 mesi;
- Richiesta a coloro che per loro espressa dichiarazione hanno detto di aver ricevuto dal sistema Consorzio Venezia Nuova, o apparati collegati, finanziamenti, ancorché legali, di fare un passo indietro, perché è emerso che la provenienza di quel denaro non è degna di chi vuole rappresentare i cittadini e per tutela del Partito;
- Convocazione delle commissioni di garanzia regionale e provinciale, per verificare il rispetto del Codice Etico e dello statuto del Partito, in riferimento alle azioni di alcuni iscritti, specie se con ruoli apicali all’interno del Partito o con cariche di rappresentanza. Verifica degli incarichi istituzionali e di partito e ripartizione di eventuali doppi incarichi ad altre persone.
- Invito al direttivo comunale di Venezia ad accelerare al massimo le procedure per andare al voto ed eleggere il nuovo sindaco di Venezia, in quanto in base alla legge 56/2014, sarà anche il sindaco metropolitano, con evidenti ricadute su tutto il territorio.
Ordine del giorno per il direttivo provinciale del 16 giugno 2014
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