Di fronte alla morte di un bambino in un pronto soccorso è doveroso stringersi attorno alla famiglia e lasciare che la magistratura faccia il suo corso. Se non avessimo mai detto niente sulle condizioni dei servizi sanitari potremmo anche chiuderla qui. Ma il pronto soccorso di San Donà ha molti problemi ed è da molto tempo che lo denunciamo! I cittadini che hanno la sventura di frequentarlo lo sanno bene perché lo vivono sulla loro pelle ogni giorno. Caro Direttore Generale, da noi si dice che chi si loda si sbroda.
Allora prima di sparare enormità sulla Ulss 4, la più grande d’Europa, con buona pace di Parigi, Londra e Berlino, a noi basterebbe che facesse funzionare un po’ meglio il pronto soccorso di San Donà, che i medici non scappassero perché trovano l’aria asfittica, che il territorio fosse più presidiato, che il personale fosse un po’ più supportato, nei turni e nei mezzi, che i luoghi dell’accoglienza fossero più congrui alla condizione di malattia. E al vice governatore suggeriamo meno spocchia e più lavoro per il nostro territorio, senza nascondersi dietro al solito tormentone dell’ospedale unico. Se il buongiorno si vede dal mattino, speriamo che il governatore Zaia si svegli presto, per il bene dei cittadini, tutti.
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