Abbiamo capito che all’aspirante sindaco per procura Forcolin (attualmente assessore al bilancio regionale) le entrate certe piacciono molto più di quelle probabili. Per esempio, guardiamo le strade: strilla allo scandalo quando vengono installati trubox che tutelano la sicurezza di pedoni e ciclisti e che porteranno sanzioni solo nel caso in cui gli automobilisti violino i limiti sanciti dalla legge. Ma quando si tratta di finanziare la Pedemontana (ricordiamolo: un progetto faraonico e obsoleto, lanciato negli anni Novanta quando il fabbisogno di trasporti su gomma era completamente diverso da oggi) non ha alcun problema ad introdurre l’addizionale Irpef: circa 500 euro all’anno in più che i cittadini veneti con reddito superiore ai 28.000 euro dovranno sborsare. Quindi nuovi soldi pubblici a coprire buchi privati, per un’opera che costerà doppiamente ai veneti che la percorreranno, dovendone pagare il pedaggio.
Forcolin, tra l’altro, sembra avere una visuale molto ristretta: si lamenta degli autovelox a San Donà ma non dice niente di quelli installati a partire dall’anno scorso a Portogruaro (sindaca della Lega) e a Venezia (con esponenti della Lega in Giunta). Senza andare a ricordare che molti comuni del Trevigiano (con giunte in maggioranza leghiste) hanno gli stessi autovelox da anni.
Quelli vanno bene, mentre a San Donà no?
Tags: autovelox, pedemontana
Lascia un commento