Mercoledì scorso si è tenuto il direttivo di Circolo del PD, aperto anche a iscritti e simpatizzanti. Si è trattato di una riunione molto partecipata, pur essendo nel pieno della stagione estiva, segno di una forte attenzione e sensibilità da parte dei cittadini per gli argomenti trattati. Dopo i saluti iniziali e un commosso ricordo di Maria Rossitto, fondatrice del Circolo sandonatese, la Segretaria Sandre ha informato gli iscritti rispetto alla formazione della Giunta e alla composizione del Gruppo consiliare del PD in Consiglio Comunale.
L’argomento centrale della riunione riguardava però la
situazione nazionale e internazionale dei migranti, su cui la Segretaria ha ritenuto di focalizzare l’attenzione, approfondendo dati e dinamiche che sono spesso soggette a strumentalizzazione e distorsione mediatica e politica. Serena Boldrin, componente della Segreteria e competente per formazione e professione in materia, ha fornito all’assemblea dati precisi: “Gli sbarchi rappresentano solo una
minima parte del fenomeno migratorio. Gli stranieri in Italia sono circa l’8% della popolazione ma solo una piccola parte di questi sono rifugiati o richiedenti asilo”. Analizzando i dati di UNHCR e del Ministero dell’Interno risulta inoltre “
non essere assolutamente vero che vengono tutti in Italia! Il primo Paese europeo per numero di rifugiati è la Germania, che è comunque sesto a livello mondiale. Quello che è vero è che una volta giunte in Italia, queste persone sono
costrette a rimanervi a causa del Regolamento di Dublino, la cui riforma, che prevede un meccanismo di redistribuzione dei richiedenti asilo in tutta Europa, è stata messa in stand-by dal Consiglio europeo di fine giugno 2018,
complicando le cose per i Paesi di arrivo come l’Italia”.
Un approfondimento è stato poi dedicato al sistema di accoglienza italiano, ben strutturato e, grazie alle riforme introdotte dai governi del PD, sottoposto ad una maggiore regolamentazione e controllo: “Il modello di riferimento è quello utilizzato anche a San Donà, nell’ambito del progetto SPRAR, che applica un sistema di accoglienza diffusa evitando grandi concentrazioni di persone in pochi luoghi e di accompagnamento individualizzato con percorsi di inserimento sociale e lavorativo”.
“Il vero tema” conclude la Segretaria Sandre “non è tanto l’accoglienza, quanto l’integrazione delle persone straniere. San Donà, grazie anche al lavoro dell’Amministrazione Cereser, rappresenta un esempio di come si possano creare le condizioni per vivere insieme in armonia e rispetto reciproco”. Il Partito Democratico di San Donà fa un passo avanti rispetto ai vertici anche su questo argomento: “Noi non accettiamo l’abbassamento del livello culturale, anzi umano, che il Ministro dell’Interno sta incentivando. Non staremo in silenzio ad ascoltare le bugie e le strumentalizzazioni della Lega. Ci attiveremo per fare controinformazione e per stimolare la partecipazione e sensibilizzazione dei cittadini. Restiamo umani”.
Related Images:
Lascia un commento