Altro che complimenti a Zaia e Bramezza: se l’ospedale di Jesolo ha riaperto il reparto Covid è perché, fortunatamente, esiste ancora l’ospedale della cittadina balneare. E non è certo merito della Giunta Regionale o del dirigente che per anni hanno cercato di vendere l’idea di un ospedale unico, e quindi la chiusura dei plessi ospedalieri di San Donà, Portogruaro e appunto Jesolo. I cittadini del Veneto Orientale dovrebbero ringraziare il PD che per anni si è battuto per il mantenimento dei tre ospedali, dato che le proposte sul tavolo erano fumose e poco aderenti alle esigenze del territorio. Sono almeno dodici anni che ribadiamo le carenze della sanità pubblica alle quali Zaia e i suoi hanno risposto aumentando le dotazioni e i servizi della sanità privata.
Fortunatamente l’anno scorso è stato rivelato il bluff e ora non si parla più di ospedale unico.
L’esperienza di questi mesi insegna che è necessario un servizio sociosanitario che garantisca prestazioni adeguate ai fabbisogni: assistenza domiciliare, continuità assistenziale, medicina territoriale.
È l’ora di avere risposte concrete.
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