giovedì, 28 Gennaio 2021

Aumenti Veritas: il PD non ci sta

https://pdsd.it/2927

In questi giorni la stampa ha dato ampio risalto alla tematica del possibile incremento delle tariffe per i servizi ambientali (raccolta, smaltimento e trattamento dei rifiuti) di Veritas, a seguito del nuovo metodo di calcolo indicato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Questo potrebbe comportare che i costi subiscano variazioni molto diverse tra i vari Comuni della Città Metropolitana di Venezia: per esempio a Ceggia potrebbero diminuire del 21% mentre a San Donà aumentare del 30%.
Per il PD di San Donà questo ricalcolo è ingiusto perché non tiene conto del buon lavoro fatto dai cittadini sandonatesi nello smistamento dei rifiuti, impegno che ha portato la città a superare l’86% di raccolta differenziata, ai primi posti tra i comuni serviti da Veritas e al 16° posto a livello regionale, tra i comuni con più di 15.000 abitanti.
Riteniamo quindi necessario aprire un confronto per proporre l’adozione di alcune rettifiche alle scelte intraprese, senza impattare sull’equilibrio economico del Consiglio di Bacino Venezia Ambiente che ha già approvato il Piano Economico e Finanziario, anche se col voto contrario del nostro assessore Daniele Terzariol.
Il PD di San Donà ritiene che si possano rivedere almeno due aspetti:
a) portare a riduzione dei costi tutta la remunerazione del capitale di Veritas SPA (al momento è prevista solo la metà) di cui i Comuni sono gli azionisti;
b) distribuire tale riduzione tra i singoli Comuni, con un metodo diverso da quello proposto dal Consiglio di Bacino, con soluzioni premianti per i Comuni che maggiormente si sono impegnati nella raccolta differenziata e tenendo conto di fattori quali ad esempio i mancati introiti per evasione tariffaria.
Il PD chiede a gran voce che vengano attuate tutte le soluzioni per non far ricadere un aumento dei costi ai cittadini di S. Donà, che si sono dimostrati così attenti ad attuare la raccolta differenziata e contribuendo quindi a mitigare il proprio impatto ambientale e ai quali era stato assicurato che una riduzione della produzione individuale di rifiuti li avrebbe premiati con riduzioni tariffarie.

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