giovedì, 20 Luglio 2023

Non tocca a Teso difendere il referendum sulla 194

https://pdsd.it/3108

Rimaniamo sbalorditi dalla perseveranza di Teso ad occuparsi della discussione sulla legge 194. Un argomento che non gli compete e che dovrebbe evitare di brandire, se vuole essere il sindaco di tutti.
“Credo vada fatto ordine” interviene la consigliera Zottis. “Non si contesta la libertà e il diritto di raccogliere firme, ma rimaniamo quantomeno perplessi dalle continue prese di posizione del Sindaco Teso che nella sua carica dovrebbe rappresentare tutti. Non sta a lui difendere la raccolta firme per la modifica della 194.”
Continua Zottis: “È ancora più preoccupante che giustifichi la modifica mettendo l’accento sul fatto che il maggior numero di aborti sarebbe di donne immigrate senza far alcun riferimento alle motivazioni e ad una riflessione su servizi sottofinanziati da anni che non permettono nessun reale accompagnamento alle donne, tutte le donne a scelte informate e consapevoli e a percorsi di vita autonoma qualsiasi sia la scelta.”

Come se non bastasse, oggi come una ciliegina sulla torta arriva il commento sulla sua pagina Facebook istituzionale «Fossi stato nero, gay o buddista magari mi avrebbero lasciato parlare»! Si tratta di continue affermazioni discriminatorie. Erano di pochi giorni fa le sue dichiarazioni sprezzanti sui commenti sui social “Bar Sport dei deficienti” e ora è lui che si abbassa a commenti non all’altezza della carica che ricopre.

Il Sindaco prima di offendersi perché non è potuto intervenire in una manifestazione dove non era invitato, pensi al fatto che la democrazia è una conquista di reciproco rispetto. Non ci serve Voltaire, nessuno nega il confronto e il rispetto dei diritti, ma non possiamo accettare un primo cittadino che si erige a paladino dando a chi la pensa diversamente da lui dell’antidemocratico e citando più volte le donne straniere come se la criticità fosse solo quella. Potremmo essere al suo fianco se facesse una battaglia per il potenziamento dei servizi con garanzia di equità ma al di là delle frasi di circostanza, come pensa di investire sulla famiglia, in qualsiasi sua espressione?
Non possiamo fare a meno di notare, infine, che in piazza con lui c’erano solo altri maschi di Fratelli d’Italia: cosa ne pensano le altre compagini che lo sostengono e, soprattutto, cosa ne pensano le poche donne dell’amministrazione? Li vediamo tutti in prima fila a inaugurazioni ed eventi, mentre da quando è scoppiata questa polemica nessuna dice nulla.


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